Questo studio ha confrontato i batteri lattici (LAB) presenti nell’intestino di persone sane e in quelle con la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), un disturbo intestinale comune legato a cambiamenti nei microbi intestinali. I ricercatori hanno analizzato campioni di feci di 15 persone con IBS e 13 persone sane, identificando i batteri tramite test di laboratorio e analisi genetiche.
I risultati hanno mostrato che le persone con IBS avevano meno batteri lattici rispetto a quelle sane: in media 5,91 contro 6,63. I batteri trovati erano principalmente cocchi o bacilli Gram-positivi, cioè batteri dalla forma rotonda o a bastoncino, e producevano acido lattico in modo simile, tranne un caso tra i soggetti sani che si comportava diversamente. In entrambi i gruppi sono stati trovati batteri dei generi Lactobacillus ed Enterococcus, con Enterococcus faecium come il più comune.
Inoltre, è emerso che la IBS era più frequente tra i 20 e i 40 anni, con la forma IBS-C (stitichezza) più comune nelle donne e la IBS-D (diarrea) più diffusa negli uomini. In conclusione, le persone con IBS hanno meno batteri lattici, il che potrebbe influire sulla difesa intestinale. Capire meglio come questi batteri si comportano potrebbe aiutare a sviluppare nuove cure per l’IBS.
Cosa sono i batteri lattici?
I batteri lattici (LAB, Lactic Acid Bacteria) sono microrganismi che producono acido lattico durante la fermentazione di zuccheri come il glucosio. Sono molto comuni in natura e si trovano in alimenti fermentati, nell’intestino umano e in altri ambienti naturali.
Questi batteri svolgono un ruolo importante per la salute intestinale, perché aiutano a mantenere l’equilibrio della flora intestinale, contrastano i batteri dannosi e contribuiscono alla digestione. Alcuni dei generi più conosciuti sono Lactobacillus, Bifidobacterium, Streptococcus ed Enterococcus.
In ambito alimentare, i batteri lattici sono utilizzati per produrre yogurt, formaggi, crauti e altri cibi fermentati, migliorando la conservazione e il sapore. Inoltre, molti di essi hanno effetti probiotici, cioè possono apportare benefici alla salute quando consumati regolarmente.
Quindi assumere batteri lattici potrebbe aiutare contro l’IBS?
Sì, assumere batteri lattici potrebbe aiutare a gestire alcuni dei sintomi della sindrome dell’intestino irritabile (IBS). I batteri lattici, in particolare quelli con proprietà probiotiche come Lactobacillus e Bifidobacterium, sono noti per il loro potenziale beneficio nell’equilibrare la flora intestinale e migliorare la salute dell’intestino.
Poiché l’IBS è legato a uno squilibrio nel microbiota intestinale, i probiotici (che contengono batteri lattici) potrebbero contribuire a ripristinare un equilibrio sano dei batteri intestinali, riducendo sintomi come gonfiore, dolore addominale e alterazioni delle funzioni intestinali (come diarrea o stitichezza).
Tuttavia, è importante notare che i benefici possono variare da persona a persona e che l’assunzione di probiotici dovrebbe essere integrata con altre strategie di gestione dell’IBS, come una dieta bilanciata e lo stress controllato. Si consiglia di parlare con un medico o un gastroenterologo prima di iniziare un trattamento con probiotici, per assicurarsi che sia adatto alla propria situazione.
Fonti
Azimi A, Yavarmanesh M, Gholamin M. Comparing lactic acid bacteria biodiversity in irritable bowel syndrome and healthy gut microbiota. Food Sci Nutr. 2024 Sep 30;12(11):9212-9226. doi: 10.1002/fsn3.4477. PMID: 39619992; PMCID: PMC11606828.
Fonte PubMed: Comparing lactic acid bacteria biodiversity in irritable bowel syndrome and healthy gut microbiota – PubMed
Fonte articolo completo: Comparing lactic acid bacteria biodiversity in irritable bowel syndrome and healthy gut microbiota – PMC